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COLLEZIONE DI MINERALOGIA

Dipartimento di Chimica Fisica della Terra ed Applicazioni alle Georisorse e ai Rischi Naturali

 

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Le collezioni dei minerali e delle rocce hanno subito, durante il periodo bellico, uno smembramento quando l'Istituto divenne presidio (194245) prima delle tede che e poi delle forze di occupazione americane. E con i danni agli esemplari lo smarrimento di quei documenti che avrebbero consentito la ricostruzione puntuale delle realtà storiche con le quali i caratteri di quelle collezioni si erano depositati nella memoria dell'Istituto. Tuttavia il recupero parziale del materiale ed il nuovo ordinamento cui si è provveduto per tappe successive da quegli anni, con l'acquisizione nel tempo di nuovi campioni, consentono di fornire qualche indicazione storica e di promuovere qualche proposta.

E' lecito ritenere che la raccolta dei minerali dell'Istituto si enuclei da una collezione che va sotto il nome di donazione Airoldi. Si tratta, al momento, di alcune centinaia di campioni, parte di una vasta raccolta comprendente anche oggetti di interesse geologico e paleontologico che era stata donata da Cesare Airoldi, nel 1860, all'Istituto di Geologia dell'Università di Palermo. I campioni di interesse mineralogico di questa raccolta venivano a costituire dotazione dell'Istituto di Mineralogia al momento in cui, alla fine della seconda decade di questo secolo, esso veniva istituito configurandosi come unità amministrativa autonoma. La raccolta Airoldi non si caratterizza in un interesse squisitamente naturalistico di particolari famiglie di minerali, risultando, almeno dall'esame della sua attuale articolazione, come il frutto di una attitudine puramente collezionistica. Il resto delle collezioni dei minerali e delle rocce dell'Istituto, a parte alcuni campioni di particolare interesse, come delle meteoriti, si riferisce, per la gran parte, a materiale proveniente dall'orizzonte gessoso-solfifero siciliano del Miocene e a campioni raccolti da ricercatori dell'Istituto che hanno coltivato interessi di ricerca nel territorio siciliano e dell'Italia meridionale in genere. Si tratta quindi di collezioni che hanno il carattere delle comuni collezioni naturalistiche specializzate, alcune delle quali con dignità di museo, appartenenti ad istituzioni universitarie. Con tutti gli inconvenienti per i quali risulta generalmente difficile considerarle rispondenti ai requisiti di una moderna museografia. Esse infatti risultano spesso confinate, dal punto di vista logistico, in ambienti angusti laddove nella utilizzazione degli spazi vengono comunemente privilegiate le esigenze della ricerca e della didattica. E a queste stesse esigenze sono solitamente destinate le risorse finanziarie dell'Istituto piuttosto che allo sviluppo del patrimonio delle collezioni, altro che queste non si configurino in musei con gestioni amministrative autonome. In queste condizioni lo stesso compito di mera conservazione e di tutela che la istituzione universitaria può assicurare e' reso precario per la mancanza di personale preposto e le raccolte si riducono, di fatto, ad un carattere corrispondente a quello di una comune collezione privata; anche se esse possono dare luogo, nell'ambito delle strutture universitarie di appartenenza, ad episodiche finalizzazioni in particolari esigenze di ricerca venendo a costituire, in alcuni loro esemplari, testimonianza dell'attività scientifica svolta nei relativi laboratori. Ma tuttaVia in questo stato di cose viene a mancare il carattere fondamentale di una collezione-museo, vale a dire una sua proiezione verso l'esterno, cioè la libera fruizione di un bene culturale in uno spazio ricreativo di una memoria collettiva.

Marco Leone, Ordinario di Mineralogia


Planimetria del secondo piano dell'edificio contenente il Dipartimento. Lungo il corridoio sono disposti gli armadi e le vetrine contenenti i minerali e gli strumenti per le analisi

 

Planimetria del terzo piano

 


Notizie Utili
 
Direttore: Prof. Rosario Alaimo
Responsabile della Collezione: Prof. Rosario Alaimo
 
Apertura al pubblico:
previo accordo telefonico
 
Via Archirafi, 36
tel. 091.6161516

© Maurizio Carta, Dipartimento Città e Territorio
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